Granfondo 10 Colli Bolognesi: e due!

Ed eccomi qua a parlare della seconda granfondo del 2007: la ventitreesima edizione della granfondo Dieci Colli Bolognesi, il giorno martedì primo maggio 2007.
Lunedì mattina sono partito alla volta di Bologna. Appena arrivato mi sono districato nella città e mi sono presentato all'agenzia di viaggi per sistemare il pernottamento. Poi ho ritirato il pacco gara e mi sono recato in Hotel. Infine ho preparato la bicicletta per la gara. Nel tardo pomeriggio mi sono recato alla partenza per visionare il percorso.

Ho poi fatto due passi in giro per la città per gustarmi un gelato e per comprare anche un libro.

A seguire cena e subito a letto perchè la sveglia sarebbe suonata presto il giorno successivo (6.00)

La mattina, dopo un'abbondante colazione, preparo la valigia e mi reco nella mia griglia: la seconda, avendo un pettorale abbastanza elevato (1402)
Come sempre le griglie vengono scavalcate dai soliti furbetti, ma va bè, ormai ci sono abituato.

Pronti via: i primi chilometri, tutti in pianura, passano velcoe, anche perchè il gruppo compatto viaggia ad alta andatura.

Arriva presto la prima salita e mi obbliga a salire deciso ma non troppo forte: di salite ce ne sono ben dieci e non è il caso di forzare da subito. Nonostante ciò recupero un po' di posizioni.

Continuo così fino alla sesta salita, cercado di dare il mio contributo davanti al gruppo a tirare, ma senza forzare troppo e senza strafare. Una mia pessima abitudine è proprio quella di essere generoso nei cambi e di tirare a lungo: per questo mi capita spesso di arrivare agli ultmimi chilometri di gare stremato.
Nello scendere dal sesto colle incappo in un errore abbastanza grave di valutazione di una curva: non mi accorgo che chiude parecchio e arrivo lungo in frenata. Nonostante un'inchiodata con intraversata del posteriore capisco di non poter restare in strada e scelgo quindi di uscire dritto nel prato sottostante. Per fortuna non c'è un salto nè uno strapiomb e riesco a fermarmi senza conseguenze. Risalgo il prato a piedi e mi rimetto in strada.

Con un po' di fatica recupero il gruppo e quando rientro due ciclisti gentilmente mi chiedono se l'escursione per prati non è andata tutto bene.

Il gruppetto piano piano perde alcuni componenti e si arriva infine ai -15km all'arrivo, con gli ultimi due colli da scalare.

La mente sadica degli organizzatori ha deciso che questi due colli avessero le pendenze più dure.

Sento che le gambe, nonostante la fatica, hanno ancora qualcosa da dare e provo a forzare un po' il ritmo, soprattutto sull'ultimo colle che presenta un'impennata finale superiore al 16%. Da li' in poi sono 3 km di discesa abbastanza impegnativa.

Alla fine arrivo 249° assoluto. Al rilevamento dopo poco più di metà gara ero 311°.

  • KM percorsi: 163

  • Tempo di gara: 5h 06'

  • Tempo reale:  5h 02'

  • Velocità media: 32.4 km/h

  • Posizione assoluta: 249° su 1676

  • Posizione categoria: 35°


In definitiva sono soddisfatto per vari motivi.

Innanzitutto credo di aver fatto una buona gara.

Oltre a questo aggiungo che sono arrivato all'arrivo stanco, sì, ma non devastato fisicamente come alla Granfondo Selle Italia.

Qualche giorno fa avevo interpretato alcune sensazioni come un possibile calo di forma, mentre forse erano solo sintomi di un affaticamento. Spero che la condizione migliori ancora, o almeno resti quella attuale...
Bene! Il prossimo appuntamento è per il 13 maggio sulle strade della provincia di Bergamo, per la Granfondo Felice Gimondi.

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